CATANIA. Dietro tutte (tutte?), le fantomatiche operazioni per rilevare il Catania ci sarebbe Pietro Lo Monaco. E' vox populi, anche se naturalmente non c'è nessuna conferma. Il "fantasma" dell'ex direttore generale, all'epoca inseparabile amico del presidente Nino Pulvirenti, aleggia su via Aiporti come un effetto "fata Morgana". Non c'è ma si vede e se ne percepisce la presenza.
Il tanto bistrattato Lo Monaco, sanguigno e teatrale, più che a volte sopra le righe, ma sicuramente uomo di calcio, ha contribuito a creare il "miracolo Catania", sul piano tecnico, e su quello societario (dai colpi in entrata e uscita di Vargas e Martinez, all'operazione Torre del Grifo, rappresenta idealmente un ritorno al passato, alle beata gioventù - calcistica - per i tifosi d'oggi, quando la maglia rossazzurra non sfigurava contro Juventus, Roma, Inter e Milan. E se Lo Monaco ha costruito i successi del Catania, il Catania è stato il perfetto habitat nel quale Lo Monaco è cresciuto.
DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI CATANIA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia