CATANIA. Far quadrare i bilanci non è impresa facilissima, ma certamente più della quadratura del cerchio, cioè del pallone. Il calcio non è una scienza esatta, gestire una società calcistica non è paragonabile a nessun altro tipo di attività imprenditoriale perché la componente "passione" spesso supera l' interesse e le mille traiettorie che può compiere un pallone sono in grado di vanificare la più attenta programmazione. Il Catania è retrocesso in serie B dopo aver conquistato un incredibile ottavo posto e si è ritrovato in Lega Pro dopo un' estate da incubo. Dal paradiso all' inferno in un lasso di tempo brevissimo che avrebbe schiantato anche la più robusta azienda, eppure "il Catania non muore mai", ha ricordato e ribadito la settimana scorsa il rossazzurro con minore anzianità di servizio: Francesco Moriero. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI CATANIA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE