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Domenica la giornata dell'orgoglio rossazzurro al «Massimino»

Nino Leonardi: "AL Catania occorre un tecnico giovane, che sappia il fatto suo. Però le cose vanno a rilento"

CATANIA. Ha trascorso dieci anni nel Calcio Catania, dalle giovanili alla prima squadra. Quella maglia, a distanza di 35 anni se la sente tatuata addosso ed è emozionato di poterla rivestire di nuovo domenica pomeriggio, in occasione della Giornata dell' orgoglio rossazzurro, al «Massimino».

Nino Leonardi è sempre stato catanese, non solo di nascita. Andò via dal club etneo nell' 81-82 per altre espeienze (Cremonese, Triestina, Lucchese), preceduto dalla fama di difensore rognoso, come si diceva allora, terzino o stopper, a seconda delle necessità. Valsecchi, Mazzetti, Di Bella, De Petrillo alcuni degli allenatori che ricorda con affetto. Adesso segue le vicende societarie a distanza ravvicinata con la passione del tifoso e la competenza dell' uomo di calcio, per di più ex.

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