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Niente ritorno di Lodi a Catania, Lo Monaco: "Non è colpa sua"

Pietro Lo Monaco

CATANIA. Ciccio Lodi non è un opportunista, né tanto meno un «traditore». Se ne sono dette tante, a caldo, appena si sono chiuse le liste di trasferimento, tra cattiveria e delusione, per il mancato ritorno del cecchino napoletano in rossazzurro. Se ne parlava da tempo, complice anche una recente visita in città del centrocampista campano, che sembrava destinato a seguire i passi di Marco Biagianti e di Giovanni Marchese, tornati felicemente al loro passato, ma è andata diversamente. A riportare ordine e correttezza nella dinamica del «caso Lodi» ci pensa direttamente uno dei protagonisti dell’estenuante trattativa, l’amministratore delegato del Calcio Catania, Pietro Lo Monaco.

Intervenendo nella trasmissione radiofonica «Momenti rossazzurri», Lo Monaco ha confermato – chiaro e tondo – che la volontà del calciatore era di tornare a Catania. «Con lui già da un mese avevamo sottoscritto il contratto che lo avrebbe messo a disposizione di Pino Rigoli, ma per concretizzarsi doveva risolvere il contratto con l’Udinese. La società bianconera, però – spiega lo Monaco – si è irrigidita: pretendeva che Lodi rinunciasse a una cifre consistente per essere libero di andare dove voleva. A questo punto l’accordo non si è trovato e non era possibile insistere. L’Udinese, a quanto pare, ha preferito tenersi e continuare a pagare un calciatore che non ritiene più utile al progetto».

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