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Pregiudicato di origini catanesi ucciso in strada a Torino

Antonio Pisano, 49 anni, aveva alle spalle una lunga lista di reati connessi allo spaccio di droga

TORINO. Freddato in strada, a Torino, con diversi colpi di pistola sparati da distanza ravvicinata. È morto così, in quella che sembra essere una esecuzione, Antonio Pisano, 49 anni, origini catanesi e alle spalle una lunga lista di reati connessi allo spaccio di droga.    L'agguato nel tardo pomeriggio in via Ghedini, di fronte al civico 13, nel quartiere Barriera di Milano, zona Nord del capoluogo piemontese. Secondo alcuni testimoni, che la polizia sta ascoltando in queste ore, il killer si è avvicinato alla vittima e, dopo avergli scaricato addosso il caricatore di una calibro 9, è fuggito a piedi.    

Inutile l'allarme al 118 e la corsa in ospedale. Le condizioni della vittima, giudicate sin dai primi istanti critiche dai sanitari, sono peggiorate. La vittima, colpita da almeno tre colpi all'addome, è morta al San Giovanni Bosco, mentre i medici lo stavano sottoponendo a un delicato intervento chirurgico per fermare l'emorragia interna provocata dai proiettili.    Del caso si stanno ora occupando gli investigatori della squadra mobile, coordinati dal sostituto procuratore Alessandro Aghemo. Una soluzione a questo giallo potrebbe essere trovata nel passato della vittima. Pisano era stato arrestato nel dicembre del 2000 all'aeroporto di Malaga, con l'accusa di traffico internazionale di droga, proprio dalla squadra mobile di Torino, che gli dava la caccia da alcuni mesi. Nel 2002 il suo nome compare anche in una inchiesta di Reggio Calabria, sempre per reati connessi al traffico di stupefacenti.    

Uscito di cella nel 2007, era stato sorvegliato speciale fino all'anno scorso. Pisano viveva a Rivarolo Canavese, prima cintura di Torino, e non aveva legami stabili. Gli investigatori della polizia dovranno ora cercare di dare un volto al suo assassino e di ricostruire gli ultimi movimenti della vittima.

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