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Nasce prematuro, salvato a Neonatologia

I coniugi Baldacchino sono grati anche ai ginecologi del «Barone Lombardo» che hanno consigliato alla coppia il trasferimento in una struttura più attrezzata

CANICATTI'. In un’epoca in cui la sanità pubblica si trova spesso in difficoltà e sovente al centro di ferocie polemiche, la bellissima storia della famiglia Baldacchino non può che smentire - almeno una volta tanto - le critiche che da ogni parte piovono sui nostri ospedali. Antonino Baldacchino e Tina Gangemi hanno trascorso un'estate davvero travagliata, angosciati dalle condizioni di salute del piccolo Vincenzo, il loro figlio nato prematuro di sei mesi e mezzo.

«Noi siamo di Canicattì, in provincia di Agrigento - racconta la Tina Cangemi - e io ero già stata ricoverata nell'ospedale del paese in prossimità del parto il 12 giugno scorso. Alla luce del fatto che il bambino sarebbe dovuto nascere prematuro, il personale medico dell’ospedale di Canicattì ha ritenuto che fosse opportuno trasferirmi in una struttura più attrezzata e la scelta è caduta sul "Cannizzaro" di Catania, in cui si era fortunatamente liberato un posto».

La signora Tina è stata dunque trasportata in ambulanza da Canicattì a Catania, per venire accolta, a partire dal 12 luglio - presso il reparto di Ostetricia dell'ospedale ”Cannizzaro”. Vincenzo è stato fatto nascere lì quasi due settimane dopo: era il 25 luglio. A seguire la puerpera la dottoressa Salvina Cerruto. Dopo il parto, il piccolo, che pesava poco più di un chilo, è stato trasferito in Neonatologia, per essere affidato alle cure dell’equipe di medici e infermieri diretti dal professor Giovanni Tumino.

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