MISTERBIANCO. L’ha inseguita e tamponata dopo averla casualmente incontrata per strada, in via Milano, nel quartiere periferico di Montepalma. Accecato dalla rabbia e dal rancore nei confronti dell’ex moglie e deluso dalla separazione, l’ha speronata mentre era in compagnia del loro figlio di 18 anni e di un’amica. L’uomo, un 40 anni, è stato arrestato in flagranza per atti persecutori, lesioni e omissione di soccorso. Dalla ricostruzione fatta dai militari della Tenenza, alla base dell’aggressione c’è la separazione della coppia avvenuta qualche giorno prima, il due ottobre, dopo anni di liti violente. Alle minacce di morte che la donna era stata costretta a subire e che mai aveva avuto il coraggio di denunciare, martedì pomeriggio, dopo l’incontro casuale per le vie del paese, è seguito il tamponamento dell’auto. Senza alcun ripensamento e senza pensare al fatto che a bordo dell’auto c’era suo figlio l’uomo ha iniziato ad investire violentemente l’auto della vittima in più punti per poi dileguarsi. Con la stessa determinazione che le è servita a liberarsi da quell’ex marito violento, la donna, senza alcuna esitazione, ha continuato a camminare in auto dirigendosi verso la Tenenza di via Kennedy. È stato a quel punto che la donna ha deciso di presentarsi ai carabinieri e di raccontare le varie aggressioni e l’incidente provocato in via Milano. Martedì, in preda ad un raptus, l’uomo ha prima tamponato l’auto dell’ex moglie ed è poi fuggito senza prestare soccorso. A chiamare il 112 sono stati alcuni passanti che in via Milano, a Montepalma, hanno assistito alla scena. In via Milano sono arrivate un’ambulanza del 118 e alcune pattuglie del pronto intervento che hanno sentito le testimonianze dei passanti e dei passeggeri per ricostruire quanto accaduto. L’ex moglie, il ragazzo e l’amica della donna sono stati trasportati all’Ospedale Garibaldi Centro dove sono stati medicati per alcuni traumi cranici, facciali e alle articolazioni con prognosi variabili dai 5 ai 10 giorni. L’uomo, braccato dai carabinieri, è stato rintracciato ed arrestato dopo alcune ore nel quartiere di Picanello, a Catania, dove si era nascosto in casa di parenti. È stato messo ai domiciliari in attesa di essere giudicato per direttissima.