CATANIA. Blitz a Biancavilla, all'alba di ieri, della Squadra mobile etnea e del Commissariato di Adrano, in sinergia con i carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Paternò. Sull'operazione, tutt’ora in corso, vige il massimo riserbo, perché alcuni destinatari dei provvedimenti restrittivi sarebbero irreperibili. Ma ad Adrano e Biancavilla l’operazione anticrimine non poteva non passare inosservata per lo spiegamento di forze impiegato, ivi compreso un elicottero. Secondo indiscrezioni sono undici le persone sino a questo momento arrestate. Cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state state consegnate ad altrettanti soggetti che si trovano gà detenuti per altri reati; sei, invece, sono i soggetti, la cui posizione è ancora al vaglio della magistratura e delle forze dell’ordine. In queste ore gli interrogatori di garanzia dovrebbero fornire a inquirenti e investigatori un quadro meglio definito. Con ogni probabilità si tratterebbe di una appendice scaturita della recente operazione compiuta qualche giorno fa, sempre a Biancavilla, dove è stato scoperto un arsenale di armi in casa di un incensurato: Alfio Cardillo, finito in carcere assieme al figlio Vincenzo. Quest’ultimo viene indicato dalle forze dell'ordine come presunto esponente del clan Mazzaglia-Toscano. L’uomo è stato arrestato perché andava in giro con una pistola in tasca (matricola rigorosamente limata), con il colpo in canna. Nel corso dell'operazione di ieri sarebbero state sequestrate ulteriori armi. Tuttavia non è da escludere che l'attività investigativa della polizia sia collegata anche alle indagini dell'omicidio di Alfredo Maglia avvenuto nell’ottobre 2013 ad Adrano; di Agatino Bivona e Nicola Gioco avvenuti a Biancavilla il 14 e 16 gennaio scorsi. D'altronde Vincenzo Cardillo era il nipote di Alfredo Maglia e cognato di Nicola Gioco.