CATANIA. Hanno dichiarato lo stato di avaria e fatto salire i migranti su un mercantile che ha prestato soccorso, ma poi il peschereccio è fuggito, facendo rotta verso il Nord Africa. Ma nave Euro, della marina militare italiana, che era in zona nell'ambito del dispositivo Mare Nostrum, l'ha intercettato e bloccato con un «law enforcement», (applicazione della legge), messo in atto dalla fregata, anche con l'impiego di «warning shots», dei colpi di avvertimento. A bordo sono stati trovate sette uomini, ritenuti gli scafisti. L'episodio, che fa emergere una nuova tecnica messa in atto dai trafficanti di essere umani nel Canale di Sicilia, si è verificato il 24 ottobre scorso, ma la notizia si è appresa soltanto oggi. Il natante, su disposizione della Dda della Procura distrettuale di Catania, è stato fermato e sta facendo rotta verso il porto del capoluogo etneo, dove arriverà nella tarda mattinata di oggi. La Procura ha già avviate le pratiche per il fermo dei sette scafisti sulla base di indagini svolte dalla marina militare e dalla squadra mobile della Questura del capoluogo etneo. I 221 migranti che erano stati soccorsi dal mercantile «Maersk» e sono sbarcati a Catania. Da quando è iniziata l'operazione Mare Nostrum sono stati assicurati alla giustizia 364 scafisti.