CATANIA. Nella buona e nella cattiva sorte. Asala Hattay, cittadina tunisina di 20 anni, ha seguito il compagno di vita Walid Jerbi, 23 anni. La coppia di tunisini è stata fermata a Catania perché l’uomo e la donna sono ritenuti gli scafisti di un’imbarcazione carica di migranti salvata nei giorni scorsi nell’ambito dell’operazione ‘Mare Nostrum’. Asala Hattay è la prima donna ‘scafista’ sbarcata nel porto etneo e nonostante la religione musulmana releghi la donna ad un ruolo subalterno, lei aveva un ruolo di comando pari a quello del suo uomo.
Walid, ‘primo’ capitano dell’imbarcazione, si alternava al timone con la compagna che lo collaborava in tutto e per tutto. Asala e Walid sono stati arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e rinchiusi nel carcere catanese di piazza Lanza. Secondo gli investigatori della squadra Mobile della questura etnea che da mesi seguono il fenomeno degli sbarchi, la coppia era al timone di un peschereccio in legno lungo circa 10 metri, di colore celeste e bianco, su cui viaggiavano 249 migranti, soccorso il pomeriggio del 27 ottobre 2014, in acque internazionali, dalla nave della Marina Militare Italiana “Chimera”, impegnata nell’operazione “Mare Nostrum”. F.Ar.
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