CATANIA. «Posso affermare con assoluta certezza che tale annullamento, parziale, e la motivazione che lo sorreggerebbe si fonda, come sarà fin troppo facile dimostrare, su una circostanza incontrastatamente falsa». Lo afferma il presidente del Tribunale, Bruno Di Marco, in merito alla sentenza del Tar del Lazio, che accoglie il ricorso del presidente dell’Ufficio gip, Nunzio Sarprietro, sul decreto del Csm legato alla nomina Bruno Di Marco.
«Con riferimento ai recenti articoli di stampa circa l'annullamento della mia nomina a presidente del Tribunale etneo — dice Bruno Di Marco in una nota - devo in primo luogo chiarire, in base alle informazioni non ancora ufficiali in mio possesso, che il Tar del Lazio avrebbe pronunciato una sentenza di annullamento soltanto parziale, ossia limitata ad una presunta mancata valutazione da parte del Consiglio superiore della magistratura di una pretesa mia ”grave omissione di vigilanza quale presidente del collegio penale del Tribunale di Gela, non accogliendo nel resto il ricorso del dottor Nunzio Sarpietro.
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