CATANIA. Furti e rapine, arresti nella serata lunedì e nella notte di ieri. Un giovane pregiudicato, senza fissa dimora, che aveva adocchiato la sua sua preda, in viale Africa, intorno alle 19, non ha esitato a picchiare un mauriziano di quarantasei anni per rubargli uno Smartphone e il portafogli, che conteneva peraltro solo documenti. La pattuglia dei carabinieri della Stazione «Piazza Dante» in servizio nella zona, dopo un breve inseguimento, ha bloccato e arrestano il ladro. Il derubato ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici del Pronto soccorso dell’ospedale «Vittorio Emanuele», dove vi è giunto in ambulanza. Al paziente è stato diagnosticato un trauma cranico con frattura del setto nasale; prognosi trenta giorni. L'arrestato, identificato per il nigeriano, Peace Aghew, 29 anni, è stato rinchiuso nel Casa circondariale di «Catania Piazza Lanza» con l'accusa di rapina e lesioni personali. La scorsa notte, invece è finito in manette il malese Mohamed Ali, 18 anni, arrestato dai carabinieri del Nucleo radiomobile per furto aggravato e porto abusivo di arma impropria (un seghetto opportunamente limato e trasformato in arma). La «Gazzella» lo ha bloccato in piazza Teatro Massimo mentre si stava allontanando con una borsa sottratta poco prima all'interno di un pub ad una ragazza di Sant'Agata Li Battiati. Notte in gattabuia e processo per «direttissima». Sempre stanotte, due individui, dopo aver forzato una porta d'ingresso secondaria, sono entrati all’interno dell'ex Hotel delle Terme di Acireale per razziare materiale idraulico (rubinetterie e lavabi), nonché infissi in alluminio anodizzato. La sorte avversa ha voluto che una guardia giurata si accorgesse della porta violata e che avvertisse in tempo reale il «112» che immediatamente ha inviato sul posto una «Gazzella» del Nucleo radiomobile del comando Compagnia. I due carabinieri, entrati nell'albergo, hanno sorpreso i due mentre erano ancora intenti a smontare gli infissi. I militari hanno rinvenuto, in una stradina adiacente la struttura, una Lancia Y, già carica di altra refurtiva. La vettura è stata requisita in quanto sprovvista di copertura assicurativa. «Domiciliari» e «direttissima» per Antonio Platania, 32 anni e un ventiseienne incensurato. I carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Randazzo hanno sventato un furto a Bronte in un negozio di frutta di via Martiri di via Fani. Bloccato un ventitreen ne incensurato; il complice è riuscito a scappare.I due sono stati sorpresi dalla «Gazzella» mentre cercavano di forzare la saracinesca dell'esercizio commerciale. Rinvenuti e sequestrati gli arnesi da scasso. Un alltro furto è stato sventato dai carabinieri a Viagrande, che hanno arrestato Giuseppe Cutuli, 38 anni, di Aci Catena. Intorno alle 6, i militari lo hanno sorpreso mentre, con l'aiuto di un complice riuscito a fuggire, stava rubando la grondaia in rame da una villa di via Garibaldi. Giuseppe Cutuli è finito in carcere. Neutralizzato il soggetto che lo scorso mese di ottobre ha terrorizzato due anziani coniugi rapinandoli in casa. I carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno arrestato Prospero Leanza, 47 anni, nei confronti del quale gli investigatori dell’Arma hanno raccolto inequivocabili elementi per consentire alla Procura di chiedere e ottenere dal Gip una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il quarantasettenne è fortemente indiziato di avere rapinato due anziani coniugi vicini di quartiere. L’arresatto, che conosceva bene le vittime e le loro abitudini, non ha esitato lo scorso 14 ottobre a fare irruzione nella loro abitazione, in piena notte, servendosi di una scala a forbice per entrare da una finestra lasciata aperta. Con il volto travisato da passamontagna e armato di coltello, ha costretto le vittime a consegnare alcuni monili e parte della pensione dei due coniugi e alla reazione del capofamiglia lo ha aggredito con una spinta facendolo cadere per le scale, tanto da causargli la frattura di un braccio (prognosi trenta giorni). La preziosa collaborazione delle vittime ha consentito di concentrare le indagini dei carabinieri sul soggetto nei confronti del quale i miltiari dell’Arma hanno raccolto gli elementi per accusarlo della rapina (la perquisizione a casa dell’arrestato ha consentito di sequestrare il coltello e il passamontagna adoperati per compiere il colpo). Furto di energia elettrica. A Giarre, Santa Venerina e Piedimonte denunciate complessivamente cinque persone. Tecnici dell’Enel hanno accertato che due soggetti a Giarre e altrettanti a Santa Venerina aveveno collegato abusivamente la rete elettrica personale con quella pubblica. A Piedimonte denunciato un commerciante, che con una calamita rallentava il reale quantitativo di chilowatt consumati.