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Tentano di rapinare una banca, coppia di ladri colta sul fatto a Santa Venerina

Francesco Sciuto e Michele Compagnini, ventitreenni di Belpasso, non si sono resi conto che fuori dalla hall dell’istituto un impiegato chiamava il «112»

CATANIA. Due giarresi, che hanno tentano di rapinare l'agenzia del Credito Siciliano di Santa Venerina sono stati bloccati dai carabinieri con il denaro in tasta, ancor prima di lasciare gli uffici. Natale in cella per Francesco Mirko Sciuto e Michele Compagnini, entrambi ventitreenni, di Belpasso, che intorno alle 15 di mercoledì scorso sono entrati nell’istituto di credito e, dopo qualche minuto, uno dei due ha tirato fuori un taglierino, minacciando il direttore per farsi consegnare il denaro che aveva a sua disposizione. Nel frattempo uno dei dipendenti che non era nella hall della banca ha dato l’allarme al «112», permettendo ad un paio di «Gazzelle» del Nucleo radiomobile della Compagnia di Giarre di piombare in piazza Roma, fare irruzione nell’agenzia, disarmare ed arrestare i due rapinatori con 10 mila euro in tasca: I soldi sono tornati nelle casse della banca e il taglierino è stato sequestrato.
I carabinieri della Stazione «Librino» hanno arrestato per evasione Antonio Caruso, 22 anni. Una pattuglialo ha sorpreso a passeggiare in strada e lo ha condotto in carcere
Gli stessi appartenenti all’Arma hanno arrestato Filippo Marletta, 24 anni, che, insieme ai militari della Compagnia di Intervervento operativo del Battaglione «Sicilia», hanno tovato il ventiquattrenne fuori dall’abitazione.
Sempre per evasione dai «domiciliari» da scontare a Zafferana Etnea un carabiniere libero dal servizio ha arrestato Antonio Giuseppe Cantarella, 44 anni, che si trovava con lui all’ufficio postale di via Aldo Moro a Catania. Si tratta del comandante della Stazione di Zafferana che insieme al pregiudicato faceva la fila allo sportello postale. in attesa di pagere un bollettino di conto corrente. Il sottufficiale ha avvetito telefonicamente i colleghi della Stazione «Nesima» e insieme hanno bloccato il quarantaquattrenne, al quale sono stati riconcessi i «domiciliari». MA. P. 
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