CATANIA. Diverse le novità che segneranno l'edizione 2015 della festa di sant'Agata, al via a partire dal prossimo mese di gennaio con le prime iniziative in onore della Vergine e Martire. Il filo che unisce le innovazioni organizzative annunciate ieri da sindaco e arcivescovo, durante la tradizionale conferenza di presentazione del programma dei festeggiamenti, è rappresentato dalla maggiore sinergia tra amministrazione comunale e Arcidiocesi, sancita da un accordo siglato ufficialmente tra Comune e Curia. Per la verità, nel corso delle ultime settimane vi erano state alcune indiscrezioni, mai confermate da fonti ufficiali, che i più pessimisti avevano interpretato come vere e proprie avvisaglie di tempesta imminente sulle celebrazioni. L'Arcidiocesi è infatti stata condannata, con sentenza del Tribunale risalente allo scorso mese di maggio, a risarcire la cifra di seicentomila euro alla famiglia di Roberto Calì - il devoto morto nel 2004 a seguito di un incidente durante la tradizionale salita di Via Di Sangiuliano - un fatto che avrebbe messo in evidente stato di difficoltà le casse della Curia catanese. Questo sarebbe il motivo del ritardo, rispetto ai tempi consueti, con il quale il programma è stato ufficialmente presentato alla città, che, nonostante tutto, anche quest'anno avrà la sua festa. Il punto più importante del nuovo accordo tra Arcidiocesi e Comune riguarda la rigorosa divisione dei compiti tra le due autorità, con la prima ad occuparsi del lato religioso e la seconda a gestire il lato più marcatamente logistico dei festeggiamenti. L'altro importante cambiamento è connesso alla nomina del Maestro del Fercolo (tradizionalmente noto come "capovara"), che da quest'anno verrà scelto di concerto tra sindaco e arcivescovo, mentre in passato la decisione spettava solamente a quest'ultimo. Il nome indicato per l'edizione 2015 della festa è quello di Claudio Consoli, 35 anni, che succede a Claudio Baturi nell'importante incarico. Questa sorta di doppia investitura si è tradotta in un aumento dei poteri e delle responsabilità del capo vara, che da un lato avrà una certa autonomia decisionale nello stabilire l'andamento della processione delle reliquie, purché si attenga all'ordinanza di servizio emanata dal questore, ma che dall'altro sarà non soltanto sottoposto all'autorità dell'arcivescovo ma anche a quella del sindaco. Ulteriori innovazioni, che hanno tutta l'aria di essere ancor più radicali, verranno apportate al meccanismo della festa a partire dal prossimo anno. Enzo Bianco ha infatti annunciato, per il 2016, la costituzione di un nuovo organismo dotato di autonoma personalità giuridica, il cui scopo sarà quello di sovrintendere l'insieme della festa di sant'Agata, compiendo un passo in più rispetto all'accordo già firmato per il 2015. Si tratterà presumibilmente di una fondazione, la cui struttura legale verrà curata dal professor Antonino Mirone, già sindaco di Catania alla metà degli anni Ottanta. Il pontificale quest’anno sarà celebrato dal cardinale Domenco Calcagno, presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. In chiusura, monsignor Barbaro Scionti, parroco della Cattedrale, ha annunciato che alla festa di febbraio prossimo verrà legato un importante tema di rilevanza sociale, quello del tumore al seno. È previsto un concerto in Cattedrale in onore delle donne colpite dalla malattia e un momento di preghiera che si concluderà con il loro affidamento a sant'Agata.