PATERNO'. È ufficiale: dall’1 gennaio 2015 chiude il Punto nascite dell’ospedale di Paternò. Dal prissimo anno le puerpere dovranno fare riferimento al Punto nascita di Biancavilla.
All’ospedale «Santissimo Salvatore» resteranno attive le procedure ostetrico-ginecologiche ambulatoriali e chirurgiche erogabili in regime di day-service o day surgery.
La decisione dell'Asp ha scatenato un vespaio di polemiche e reazioni. Il vice sindaco Carmelo Palumbo ha annunciato ricorso al Tar perché sospenda il provvedimento.
La settimana scorsa il Comitato per l'ospedale aveva lanciato l’allarme. «Vorremmo sapere da parte dell'Asp 3, se vi sia o meno una politica sanitaria capace di rispondere agli interessi del territorio e non dell'asservimento politico. La chiusura del Punto nascite di Paternò non costituisce soltanto una grave perdita per il comprensorio, ma anche la fine di servizio essenziale legato ad un bacino d'utenza che raggiunge oltre cento mila utenti».
Da parte sua il direttore sanitario Salvo Calì aveva precisato che: «Non ha senso - aggiunge - tenere aperto un reparto che richiede sforzi particolari dal punto di vista del personale medico. L'ambulatorio del ”Santissimo Salvatore comunque resterà aperto giorno e notte».
«Qui si sta giocando con la vita di puerpere e nascituri - dice il sindanco Mauro Mangano - per cui siamo assolutamente contrari alla decisione di chiudere, fra pochissimi giorni, il Punto nascita paternese.
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