ACI SANT'ANTONIO. Autotrasportatore denuncia una rapina oltre due ore dopo averla subita. Diceva di essere stato colpito alla testa da un dei due banditi armati, con il calcio della pistola che impugnava, ma non presentava alcun livido, per di più non era andato in alcuna struttura sanitaria per farsi medicare. Un racconto al quale i carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio non hanno creduto, in sede di denuncia (la vigilia di Natale), tanto che per tali circostanze sabato pomeriggio i militari dell’Arma hanno riconvocato il quarantasettenne per risentirlo a sommarie informazioni, per confermare o meno quei punti oscuri combacianti con le perplessità percepite in sede di denuncia.
A questo punto, i carabinieri non hanno potuto fare altro che interrompere l'atto giudiziario, invitando l’autotrasportatore a nominare un legale di fiducia e ad eleggere domicilio poiché stavano procedendo contro di lui per simulazione di reato. Aveva sostenuto che la vigilia di Natale intorno alle 13,45, in via Nocilla ad Aci Sant'Antonio, era stato affrontato da due soggetti a bordo di una moto. Travisate ed armate di pistola, lo avevano costretto a consegnargli 759,40 euro in contanti, corrispondenti all'incasso giornaliero (l’autotrasportatore lavora per conto terzi). Secondo gli investigatori dell’Arma si tratta di una messinscena per non consegnare il denaro incassato dopo le consegne.
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