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Inaugurato a Catania il Centro ascolto Uila per la lotta contro il «lavoro nero»

Nino Marino: nel 50% delle prestazioni non pagato il dovuto; 28 mila assunti e 15 mila irregolari

CATANIA. Un numero verde contro il lavoro nero, lo sfruttamento della manodopera e le «nuove schiavitù» in agricoltura: è l’800974263 del Centro di Ascolto Uila, presentato ieri dal segretario nazionale dell’organizzazione Uil dei lavoratori del settore agroalimentare e forestale, Stefano Mantegazza. Il leader sindacale ha anche inaugurato in via Di Sangiuliano 365 la nuova sede provinciale Uila, presenti tanti iscritti. Assieme a Mantegazza nel tavolo di presidenza anche Nino Marino, segretario regionale aggiunto e segretario provinciale Uila, il segretario nazionale organizzativo Uila Guido Mairone, il presidente Uimec Alessandro Ranaldi, il segretario regionale Uila Gaetano Pensabene e il segretario generale della Uil etnea Fortunato Parisi che nel suo intervento ha ricordato «come il 19 gennaio di vent’anni fa moriva Italo Viglianesi, figlio di Caltagirone e padre della Uil».
Nel corso della manifestazione, salutata anche dal senatore e componente della commissione parlamentare antimafia Beppe Lumia, presente tra gli altri l'assessore del Comune di Catania Luigi Bosco, il segretario Uila Stefano Mantegazza ha ricordato pure l'impegno in difesa della Risorsa-Forestali. Mantegazza ha, quindi, parlato dello sportello contro le irregolarità in agricoltura: «Il Centro Ascolto è una delle tante iniziative Uila per lottare contro la tragedia del lavoro nero e da Catania, sede-pilota, pensiamo di estenderlo a tutta Italia».

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