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Catania, delitto senza cadavere: il rebus del giardino impercorribile

Secondo il giardiniere Salvatore De Luca i rovi erano alti perché non venivano tagliati da mesi

CATANIA. Nella campagna retrostante la villa dei Cimò-Di Grazia a San Gregorio, i rovi erano alti oppure no? In pratica, il terreno era percorribile da una signora anziana o no? E' questo l'interrogativo, apparentemente banale, al quale l'ultima udienza davanti alla Corte d'assise, presieduta da Rosario Cuteri, che si sta occupando della scomparsa della donna, ha cercato di trovare una risposta. Ad essere ascoltati, come testi della difesa, sono stati il giardiniere Salvatore De Luca e Mauro Cardillo, un vicino di casa che in passato si occupava della distribuzione dell'acqua nella zona. Seduto, come sempre impeccabile, nel bancone degli imputati Salvatore Di Grazia, accusato di avere ucciso e fatto sparire il cadavere della moglie nell'agosto del 2011. Sullo sfondo della vicenda continuano a rimanere le relazioni extraconiugali del marito e la gestione del cospicuo patrimonio intestato alla moglie dell’imputato.
Per Salvatore De Luca i rovi erano alti perché non venivano tagliati da mesi mentre Mauro Cardillo ha descritto la campagna come percorribile, nonostante la presenza, da una parte, di una recinzione e, dall'altra, di un muretto. "Non ho mai visto - ha detto Cardillo - la signora nei terreni confinanti ma in strada sì. Camminava abbastanza bene ed era una donna energica. Onestamente nella coppia non ho mai notato rapporti di contrasto, mai una discussione".

Per giungere ad una strada, è emerso in aula, percorrendo l'area retrostante la casa della coppia, bisogna camminare "per circa 120 metri". Una tesi possibile, per la difesa dell'imputato dato che, dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza dei vicini, non si vede uscire dal portone principale Mariella Cimò.

Dal sopralluogo effettuato dalla polizia giudiziaria, però, è emerso che il terreno non è percorribile a causa dei dislivelli e dei rovi; gli stessi carabinieri hanno interrotto la perlustrazione per l'impraticabilità dell'area. L'interrogativo, quindi, rimane sempre quello. Nella campagna retrostante i rovi erano alti oppure no? Insomma, Mariella Cimò poteva tranquillamente allontanarsi da casa, senza farsi vedere dai confinanti, camminando fino a raggiungere una strada parallela per andare via? La Corte ha confermato che per valutare realmente la situazione effettuerà un sopralluogo.

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