CATANIA . Un tentativo di estorsione al titolare di un cantiere di un appalto pubblico, commesso ad Acireale del 2011, è stato scoperto dalla polizia di Stato che ha notificato a uno dei presunti esattori un'ordinanza di custodia cautelare. Il provvedimento, che ipotizza l'aggravante del metodo mafioso ed emesso dal Gip su richiesta della Procura distrettuale di Catania, è stato notificato in carcere a Luciano Salvatore Caniglia, 28 anni, già detenuto per altra causa. Le indagini sul caso, svolte dalla 'squadra antiracket' della 'mobile' della Questura in collaborazione con il commissariato della polizia di Stato di Acireale, hanno permesso di accertare che Caniglia gestiva anche lo spaccio di marijuana e cocaina nella zona di Acireale assieme a due complici. Gli investigatori, per questo reato, hanno notificato un provvedimento restrittivo in carcere, dove era già detenuto, ad Antonio Francesco Manca, di 37 anni, e sottoposto agli arresti domiciliari Sebastian Rosario Spina, di 28 anni. L'inchiesta, infine, contesta anche il furto di un fucile da un'abitazione di Acireale, che sarebbe stato commesso da Caniglia e Giuseppe Christian Miraglia, di 29 anni. Quest'ultimo è stato sottoposto agli arresti domiciliari da agenti della squadra mobile di Catania.