CATANIA. La Quinta Commissione del Csm ha riproposto, all'unanimità, al plenum del Consiglio superiore della magistratura, con il concerto del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, la conferma di Bruno Di Marco a Presidente del Tribunale di Catania. Nel documento, di 27 pagine, si ribadisce che dal punto di vista comparativo "Di Marco prevale per una pluralità di ragioni su Emanuele Geraci, che è il solo candidato valutabile". "Indicato come uno dei magistrati più rappresentativi della magistratura italiana - scrive la Commissione - Di Marco è senza dubbio un magistrato di eccezionale valore, capace di offrire il meglio di sé soprattutto nell'organizzare e programmare le attività e gestire le risorse degli uffici di competenza". Il Csm è tornato ad esprimersi dopo che il Tar del Lazio, con sentenza numero 11.143 del 6 novembre scorso, aveva annullato la nomina, il 24 agosto del 2011, per una presunta "grave omissione di vigilanza posta in essere dal dott. Di Marco in qualità di Presidente del collegio penale del Tribunale di Gela" su un processo che causò, per un ritardo nel deposito delle motivazioni, la decorrenza dei termini detenzione di pericolosi affiliati a clan che furono scarcerati. La Quinta Commissione spiega che la contestazione "è palesemente priva di fondamento dal punto di vista storico". "La segnalazione in oggetto non può assumere alcun rilievo in ordine alla valutazione del profilo professionale del candidato proposto - si legge nel documento approvato all'unanimità dalla Quinta Commissione del Csm - essendo questi assolutamente estraneo ai fatti cui essa si riferisce".