ACIREALE. "Vogliamo evitare che i lavoratori delle aziende confiscate per mafia, si ritrovino senza lavoro. E finiscano quindi col dire: mafia uguale lavoro, stato uguale disoccupazione". Angelino Alfano, ministro degli interni, lancia la figura del Manager di Stato incaricato di far sopravvivere sul mercato le aziende sottratte ai mafiosi.
E lo fa in occasione delle "Conversazioni sulla legalità: sequestro, confisca e lavoro", organizzate dal vescovo di Acireale, Antonino Raspanti. un incontro iniziato in mattinata, con relatori del calibro del procuratore capo della Repubblica di Catania Giovanni Salvi, del rettore dell’università Giacomo Pignataro, del direttore della Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati, prefetto Umberto Postiglione, e ancora Giovanbattista Tona della Corte di appello di Caltanissetta, Filippo Dispenza dell'Interpol, Davide Pati di Libera.
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