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Proroga discariche, il sindaco di Misterbianco ricorre al Tar

Di Guardo: «Quella di Valanghe d’Inverno, tecnicamente in territorio di Motta, è priva di autorizzazione, quindi è illegale, ma la raccolta rifiuti continua»

MISTERBIANCO. Montagne di rifiuti che continuano ad essere accumulate nell’impianto di Valanghe d’Inverno tra Misterbianco e Motta Sant’Anastasia per l’assenza di un piano regionale dei rifiuti moderno e adeguato e una emergenza rifiuti costante che si rinnova di mese in mese. Mentre i comitati «No Discarica» si mobilitano, a gridare allo scandalo, è il sindaco di Misterbianco, comune costretto da 40 anni a fare i conti con una discarica che sorge in territorio di Motta Sant’Anastasia, ma è a ridosso dal suo centro abitato.

Il sindaco Nino Di Guardo ha presentato ricorso al Tar contro la Regione Siciliana chiedendo l’annullamento delle continue proroghe emesse dal presidente Rosario Crocetta per lo scarico dei rifiuti nell’impianto di smaltimento. «Parliamo di una discarica che è priva di autorizzazione – spiega il sindaco - che è illegale, ma in cui si continuano ad accumulare rifiuti a più non posso». Nel luglio del 2014 la Regione non ha rinnovato l’autorizzazione alla ditta Oikos che gestisce l’impianto e ha disposto la chiusura della discarica. «Sono passati quattro mesi - dice Nino Di Guardo - e il progetto di chiusura della discarica, presentato da Oikos, non è stato approvato dalla Regione che allo stesso tempo fa ordinanze mensili secondo cui l’urgenza si giustifica. Ma l’urgenza si può giustificare una volta, non ogni mese».

 

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