CATANIA. «Abbiamo potuto constatare che l'andamento dei delitti in provincia di Catania è calato del 10% e in città dell'11 per cento. L'azione dello Stato si è svolta in maniera sinergica. Catania rimane una trincea e lo Stato la presidia con tutte le sue forze». L'ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano, incontrando i giornalisti al termine di un vertice sulla sicurezza e l'ordine pubblico che si è svolto in prefettura.
«Nel Catanese sono 645 i beni sequestrati - ha aggiunto - per un importo da 145 milioni di euro; 1.000 i beni confiscati, del valore di 302 milioni di euro. Sono quattro i latitanti arrestati, tra cui Sebastiano Mazzei. Abbiamo messo in piedi - ha concluso Alfano - una sinergia e una cooperazione ad alti livelli a Catania e nelle altre realtà della Sicilia orientale».
«Per quanto riguarda i migranti non abbiamo ancora un rilievo e non c'è una prova che ci siano terroristi infiltrati. Al tempo stesso nessuno può escluderlo. E quindi il nostro livello di allerta rimane altissimo». Lo ha affermato a Catania il ministro dell'Interno Angelino Alfano. «Il nostro sistema di prevenzione - ha aggiunto - è sempre all'opera. Ci sono riunioni settimanali del comitato analisi strategica antiterrorismo che mette insieme tutte le forze delle nostre divise e dell'intelligence per avere le informazioni che
derivano anche dallo scambio con gli altri Paesi».
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