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Rimozione di un ordigno bellico, dopo 5 ore riapre l'aeroporto di Catania

Oltre alla chiusura dello spazio aereo dell'aeroporto, le operazioni di domani comporteranno, tra l'altro, l'interruzione del traffico ferroviario della Catania-Palermo e stradale della SS417 Catania-Gela

CATANIA. E' stato riaperto l'aeroporto di Catania rimasto chiuso al traffico aereo oggi dalle 8 alle 13 per motivi di sicurezza in occasione delle operazioni di brillamento di un  residuato bellico del secondo conflitto mondiale - una bomba di aereo di fabbricazione britannica e del peso di 250 libbre - ritrovato nei giorni scorsi in contrada Jungetto. Lo si legge in una nota della Prefettura. Le operazioni sono state portate a termine dagli artificieri del 4/o Reggimento Genio Guastatori di Palermo.

L'Autorità militare ha delimitato una zona di salvaguardia dell'incolumità delle persone per un raggio di 1.000 metri dal luogo del ritrovamento, sgomberata e interdetta al traffico dalle 7 del mattino. Oltre alla chiusura dello spazio aereo dell'aeroporto, le operazioni hanno comportato tra l'altro, l'interruzione del traffico ferroviario della Catania-Palermo e stradale della SS417 Catania-Gela.

Per far brillare l'ordigno bellico, del peso di circa 113 chili - si legge in una nota dell'Esercito - i guastatori della Brigata Meccanizzata «Aosta» hanno realizzato una struttura di contenimento in «Hesco Bastian» per ridurre e confinare lo spazio esposto agli effetti della detonazione.

«Negli ultimi dieci anni - sottolinea la nota - i nuclei specialistici dei reparti del genio dell'Esercito hanno eseguito 30.000 interventi di bonifica. La Forza Armata grazie alla capacità »dual-use« dei propri reparti genio, oltre all'impiego operativo nelle missioni internazionali, è in grado d'intervenire nei casi di pubbliche calamità ed utilità, in ogni  momento, su tutto il territorio italiano a supporto dellacomunità nazionale».

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