CATANIA. I giudici della seconda sezione della Corte d'appello di Catania hanno assolto con formula piena gli imprenditori paternesi Daniele, Carlo e Antonino Di Cavolo, nonche l'ex funzionario del comune di Paternò, Francesco Alì accusati di abuso d'ufficio e violazione edilizia. Smontata la sentenza di primo grado che aveva visto Francesco Alì condannato a 2 e 7 mesi di reclusione, per i reati di abuso d'ufficio e di violazione edilizia: per gli stessi reati furono condannati anche i fratelli Carlo e Daniele Di Cavolo con una pena di 3 anni e 2 mesi per Carlo, e 3 anni per Daniele.
Infine Antonino Di Cavolo doveva rispondere della sola violazione edilizia,con una condanna finale a 8 mesi di reclusione, pena sospesa e non iscrizione nel casellario giudiziario; condannato anche a pagare un'ammenda di l6.500 euro. Si tratta di una vicenda che si trascinava dagli anni 2007 e 2008 mentre sono stati dissequestrati anche i 4 capannoni da cui erano partite le indagini.La vicenda è quella dei capannoni di contrada Monafria di proprietà dei Di Cavolo.
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