CATANIA. Ancora niente cantieri, niente lavori, dopo decenni di attesa. Qualcosa, però, si muove in direzione del risanamento di quel grande buco nero chiamato corso Martiri della Libertà. Domani pomeriggio, infatti, il «progetto finale» — più verde, meno cemento rispetto ai precedenti — sarà presentato in Consiglio comunale dall’assessore Salvo Di Salvo e dallo stesso sindaco: «Siamo nella fase più avanzata a cui si sia mai arrivati nella storia della Città per chiudere una ferita che da oltre cinquanta anni segna il cuore di Catania», ha spiegato ieri Enzo Bianco. Quindi, una promessa: «Procederemo a ritmi serrati anche coi contributi e i suggerimenti del consiglio comunale, per aprire i cantieri in tempi brevi e sfruttare le opportunità di lavoro e sviluppo che ne derivano». Per la Commissione Urbanistica, l’assemblea di domani rappresenta un punto di approdo dopo anni di annunci e polemiche. Alessandro Porto, presidente di quella Commissione nella precedente consiliatura e attuale capogruppo a Palazzo degli Elefanti, commenta: «Il Comune è pronto al rilascio delle concessioni. Dopo, i proprietari dell’area (le società Istica-Cecos e Risanamento San Berillo, ndr) avranno cinque anni per il completamento di quest’opera, di cui si discute dagli anni Sessanta. Significativo che, prima di autorizzare l’apertura dei cantieri, il sindaco voglia passare dal Consiglio. In passato, d’altronde, la richiesta di voto dell’Aula sul progetto era stato un suo cavallo di battaglia. Non si voterà perchè non ce n’è il tempo, ma resta la volontà di renderci partecipi dei contenuti di una realizzazione che assicurerà lavoro e risorse, investimenti per 200 milioni di euro e una migliore qualità della vita».