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Bomba d'acqua si abbatte su Catania, provincia nel panico

CATANIA. Strade sconquassate, crollo di muri, alberi sradicati, antenne e insegne abbattute, tombini esplosi, auto dentro profonde voragini, cantine allagate. Uno scenario di desolazione ha lasciato dietro di se il maltempo di ieri pomeriggio nel capoluogo e nel resto dei cinquantotto comuni della provincia.
Il momento più critico, con tuoni e fulmini, si è avuto intorno alle 18, quando alla sala operativa del comando Provinciale dei vigili del fuoco è giunta la segnalazione che indicava la presenza di una vettura trascinata dalla furia delle acque, sono un cavalcavia. La mobilitazione delle squadre - sono scesi in campo anche i sommozzatori - è stata immediata, ma per fortuna si è trattato di un falso allarme.
La tempesta d’acqua si è scatenata intorno alle 13. Gli interventi di particolare rilievo a Paternò, Giarre e Riposto e nella zona pedemontana. Nessuna tregua per il «115».
Nella zona di Paternò il nubifragio durato circa 70 minuti, mettendo in ginocchio buona parte della città; quindi il maltempo si è spostato nella costa ionica con pari intensità e durata. L’allagamento di via Fonte Maimonide, a Paternò ha intrappolato dentro la loro auto una famiglia, che i vigili del fuoco sono arrivati in tempo a trarre in salvo prima che la furia dell’acqua se li trascinasse via. In via Vittorio Veneto un’altra vettura è finita dentro un tombino. Un’altra auto si è schianata contro un muro in corso Italia e il conducente è rimasto ferito per fortuna leggermente.
Intorno alle 16 il maltempo ha raggiunto Ragalna, Nicolosi Mascalucia e Pedara, dove il maltempo ha lasciato l’identico scenario di desolazione. In particolare a Ragalna, un guasto al trasformatore del sollevamento dei serbatoi di via Adua e di via Mollachina non sta permettendo il regolare approvvigionamento idrico. Problema non risolvibile prima di lunedì, che interessa anche contrada Vigne a Santa Maria di Licodia.
Situazione estremamente difficile anche a Giarre Riposto, Acireale e Aci San Filippo, dove per la pioggia battente si è creato un serpentone di vetture sulla A18 a causa della visibilità ridotta.

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