Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Coniugi uccisi, la figlia: "E' anche colpa dello Stato che porta i migranti qui"

È arrabbiata Rosita Solano, una delle figlie di Vincenzo e di Mercedes Ibanez, rientrata da Milano, dopo avere ricevuto la notizia che i genitori sono stati uccisi nella loro villetta di Palagonia

PALAGONIA. «È anche colpa dello  Stato se i miei genitori sono stati uccisi, perchè permette a  questi migranti di venire qui da noi e di fargli fare quello che  vogliono, anche rapinare e uccidere». Urla la sua rabbia davanti  il luogo del delitto, dove hanno massacrato i suoi genitori,  Rosita Solano. Scatenando la polemica politica: con Matteo  Salvini e Giorgia Meloni che le danno «ragione», e il leader  della Lega chiede anche la chiusura immediata del «fottuto  centro di Mineo», mentre dalla maggioranza e dalla sinistra si  accusa il centrodestra di «speculare sul dolore» per «una  manciata di voti» e si ricorda che «la struttura l'ha aperta  Maroni col governo Berlusconi».

  Ma a Rosita Solano la polemica politica importa poco e chiede  «con rabbia e dolore» anche «spiegazioni al premier Renzi». Lo  invita a incontrarla, anche nella sua casa di Milano, accanto  all'Expo, dove abita. Ma «non per ricevere scuse», spiega,  perchè «ormai mio padre e mia madre sono morti», ma sul perchè  «un uomo e una donna possano morire per due telefonini». Come è  accaduto a suoi familiari: al padre Vincenzo Solano, 68 anni, e  alla madre, la spagnola Mercedes Ibanez, di 70, assassinati  durante una rapina nella loro villa di Palagonia. Per il duplice  omicidio la polizia di Stato, su disposizione della Procura di  Caltagirone, ha fermato un ivoriano di 18 anni, Mamadou Kamara,  dall'8 giugno scorso ospite del Cara di Mineo. L'hanno trovato  in possesso di un cellulare della vittima e con indosso i  vestiti di Vincenzo Solano, i suoi erano sporchi di sangue e si  è cambiato. Una rabbia quella di Rosita, condivisa da tutta la  famiglia Solano, anche dalla sorella Manuela. Assieme stanno  valutando «se esistono i presupposti giuridici per denunciare lo  Stato come responsabile».      A Rosita Solano manda «un abbraccio e una preghiera» il  leader della Lega, Matteo Salvini, precisando però che, secondo  lui, «la colpa non è 'anchè dello Stato, ma soltanto dello  Stato». E attacca: «Renzi, Alfano e Boldrini, siete pericolosi»,  chiedendo «quanto sangue ancora dovrà scorrere prima che quegli  incompetenti di Renzi e Alfano intervengano? Il fottuto centro  di Mineo - aggiunge - deve essere chiuso subito e sigillato».  Sulla stessa linea il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia  Meloni. che auspica «Renzi abbia la decenza di rispondere a  Rosita Solano: raggiunga Palagonia e spieghi perchè il signor  Vincenzo e la signora Mercedes sono stati selvaggiamente uccisi  nella loro casa».    Per il responsabile sicurezza del Pd, «Salvini e Meloni  battezzano il loro giorno dello sciacallo». «Strumentalizzare il  dolore di chi ha perso i genitori - osserva - è il grado zero  per chi fa politica e specula sulla pelle delle persone».

L'esponente del Pd ricorda «a Salvini e ai suoi emuli che  l'emergenza immigrazione è stata resa ancora più grave proprio  dalle leggi firmate da loro» a partire «dalla convezione di  Dublino». E chiosa: «Chi si vuole alleare con loro abbia ben  chiaro con chi ha a che fare». Per il ministro dell'Agricoltura,  Maurizio Martina, il Paese «non ha bisogno di battute come  quelle che fa il leader della Lega» le cui «dichiarazioni  sinceramente dimostrano, ancora una volta, il gioco che vuole  alimentare: fare propaganda su un tema delicatissimo come  questo». «Credo - aggiunge - che l'Italia abbia bisogno di  risposte concrete, non delle battute di Salvini». Anche Sel, con  Arturo Scotto, attacca il leader della Lega: «Salvini per un  pugno di voti non guarda in faccia a nessuno». Per il vice  capogruppo dei Fi alla Camera, Maria Stella Gelmini, invece,  «non comprendere le parole di Rosita Solano è un crime grande  come l'uccisione dei suoi genitori» perchè «la sicurezza dei  cittadini è una priorità» che «non può essere dimentica o  nascosta dietro una malintesa idea di accoglienza». Quindi,  osserva, «chi parla di speculazione è in malafede e non ha a  cuore l'interesse del Paese». Gianfranco Librandi di Scelta  Civica invita «Salvini, se vuole delucidazioni sul Cara di Mineo  e sulla sicurezza, a andare a suonare a casa di Maroni, che il  centro ha voluto e inaugurato».     L'associazione Funzionari della polizia di Stato sollecita  tutti a «evitare strumentalizzazioni» perchè «l'emergenza  immigrazione richiede uno sforzo ed un impegno che il nostro  Paese non è certamente in grado di compiere da solo». «Su questo  occorre lavorare con assoluta determinazione: l'adeguatezza del  sistema di accoglienza - rileva Lorena La Spina, responsabile  dell'associazione - è, del resto, strettamente funzionale alle  reali possibilità di integrazione».

Caricamento commenti

Commenta la notizia