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«Istigava all'odio razziale sul web», denunciato ventenne

Scriveva di ragazze catanesi o palermitane aggredite e violentate da extracomunitari, ma era tutto falso

CATANIA. Le sparava grosse sul proprio spazio Internet, in modo da aumentare «click» e incassi pubblicitari. Scriveva di ragazze catanesi o palermitane aggredite e violentate da extracomunitari, ma era tutto falso. Da quelle pagine virtuali il Compartimento catanese della Polizia postale e delle Comunicazioni è rapidamente risalito a un ventenne della provincia di Caltanissetta, che è stato denunciato per il reato di istigazione all' odio razziale. Il sito è stato oscurato.

In pochi mesi, lo studente universitario- nessun precedente penale alle spalle - aveva fatto breccia in rete, tanto che poteva van tare molte condivisioni delle sue "bufale" su blog e social network. Soprattutto, però, lui contava sugli accessi al proprio sito che gli avevano fatto incassare parecchio denaro.

Il dirigente della Polizia Poste, Marcello La Bella, spiega: «Quando lo abbiamo interrogato, ci ha detto che non aveva alcuna intenzione razzista ma voleva solo guadagnare il più possibile. Gli inserzionisti pagano in base a quante volte viene cliccato un banner, un annuncio pubblicitario. Lui già ne contava migliaia, solo mettendo in circolazione quelle notizie che sono risultate del tutto infondate ma circolavano pa recchio su Facebook come altrove. Di ciò, s' e' accorto un giornalista e dalla sua segnalazione è scattata la nostra attività di indagine».

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