CATANIA. Diciassette lavoratori in 'nero' sono stati scoperti da militari della guardia di finanza di Catania nell'ambito di attività di contrasto al 'caporalato' e in favore dell'emersione del sommerso. In un'impresa agricola di Grammichele sono stati trovati sei braccianti impiegati nella raccolta dei pomodori senza alcun contratto. Erano extracomunitari con permesso di soggiorno che, per circa dieci ore al giorno, ottenevano un compenso di 30 euro. Controlli in ristoranti di Caltagirone e di Scordia ha permesso agli investigatori delle Fiamme gialle di individuare altri 11 lavoratori, tutti italiani, impiegati 'in nero'. Al termine delle ispezioni è stata interessata la Direzione Provinciale del Lavoro di Catania, per l'emissione del provvedimento sospensivo delle attività imprenditoriali. La guardia di finanza ha anche avviato le procedure per l'irrogazione della maxi-sanzione che va da un minimo 1.950 euro ad un massimo di 15.600 euro per ogni posizione irregolare.