CALTAGIRONE. Due persone, Nicolò Sammartino, di 33 anni, e Giovanni Favitta, di 43, sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Caltagirone con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti continuato in concorso. Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari. I militari hanno eseguito una ordinanza cautelare emessa dal gip di Caltagirone, su richiesta del Procuratore Giuseppe Verzera. Le indagini, condotte avvalendosi anche di attività di natura tecnica, hanno permesso di monitorare e ricostruire innumerevoli cessioni di sostanze stupefacenti commesse, tra la fine del 2010 ed il 2011, dagli arrestati in concorso con altri 45 indagati. Questi ultimi saranno chiamati a rispondere degli stessi reati, pur non essendo stato possibile applicare loro analoghe misure restrittive in ragione del tempo trascorso - i fatti risalgono a più di quattro anni fa - ed anche alla luce delle novità legislative entrate in vigore l'8 maggio scorso con le quali il legislatore ha richiesto una più rigida valutazione delle esigenze cautelari, prescrivendo che il pericolo di reiterazione del reato sia non solo concreto ma anche attuale. Secondo quanto accertato l'approvvigionamento dello stupefacente avveniva principalmente nei comuni di Palagonia e Vittoria (Ragusa) per poi essere rivenduto prevalentemente a Caltagirone sotto i portici di alcune palazzine della zona nuova. Nel corso delle indagini sono state arrestate 12 persone in flagranza di reato e recuperati complessivamente 1,4 kg di marijuana, 64 grammi di eroina, quattro flaconi di metadone, bilancini di precisione, sostanze da taglio e materiale per il confezionamento delle dosi.