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Coppia uccisa a Palagonia, chiesta la scarcerazione dell'ivoriano

Secondo la difesa, il diciottenne sarebbe estraneo ai fatti. I pm: resti in carcere

CATANIA.  Annullare l'ordinanza cautelare, perchè estraneo ai fatti, emessa nei confronti di Mamadou Kamara, l'ivoriano di 18 anni, che era ospite del Cara di Mineo, accusato di avere ucciso per rapina, il 30 agosto scorso, Vincenzo Solano, di 68 anni, e sua moglie, Mercedes Ibanez, di 70, che avrebbe subito anche violenza sessuale. È la richiesta presentata dal legale del giovane migrante, l'avvocatessa Gianna Catania, al Tribunale per il riesame del capoluogo etneo. L'udienza è stata già celebrata e la decisione del collegio è attesa entro il prossimo lunedì.

La Pubblica accusa, rappresentata in aula dal procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, e dal sostituto Anna Andreatta, ha sollecitato, invece, la convalida dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 3 settembre scorso dal Gip Maria Ivana Cardillo nei confronti dell'indagato. La Procura ha confermato che le «indagini continuano per avere un quadro più completo ed esaustivo sulla ricostruzione dell'aggressione».

Secondo l'accusa, Kamara, che si proclama innocente, avrebbe rapinato e ucciso la coppia, violentando anche la donna. Sarebbe rientrato nel Cara di Mineo indossando gli abiti di Solano e le sue ciabatte, mentre in uno zainetto aveva conservato i suoi pantaloni sporchi di sangue e oggetti rubati in casa. Il suo strano abbigliamento aveva fatto scattare i controlli della polizia di Stato sfociati nella successiva tragica scoperta del duplice omicidio, in collaborazione con i carabinieri della compagnia di Palagonia. Le indagini sono della squadra mobile della Questura di Catania.

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