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Nucleo sommozzatori, scure nei vigili del fuoco di Catania

Tutte le regioni disporranno di una sola struttura operativa, quella siciliana avrà sede a Palermo. Gli uomini in servizio in città verranno impiegati solo in orari d’ufficio

CATANIA. Ridimensionato il Nucleo sommozzatori del comando Provinciale vigili del fuoco. Presto operativa la circolare ministeriale secondo la quale ogni regione dovrà avere un solo Nucleo. Come ogni regola avrà le sue eccezioni.

La Sicilia, in virtù delle sue coste, ne manterrà uno nel capoluogo regionale e uno in terra d’Etna «perché non si può paragonare la Trinachia alla Basilicata», qualcuno ironizza.

C’è, però, un ma. I sommozzatori del Nucleo catanese osserveranno orario di ufficio, come se le sciagure si portassero dietro l’orologio, quindi niente più servizio notturno.
Una situazione che diventerà paradossale nel momento in cui entrerà in vigore, in quanto, il Nucleo catanese dei sommozzatori dei Vigili del fuoco abbraccia un litorale che va da Messina a Ragusa.

Mediamente per raggiungere via terra queste località occorrono tre ore prima di posizionare le attrezzature. C’è poi dell’altro. Gli appartenenti al Nucleo sommozzatori, in genere, di notte non stanno con le mani in mano: pianificano le esercitazioni. Se tali esercitazioni verranno sospese, di conseguenza i vigili del fuoco impegnati nel nucleo etneo perderanno d’ufficio quello che in gergo tecnico viene chiamata «attitudine ad effettuare immersioni notturne». Saranno, insomma, sommozzatori di serie B, rispetto agli altri colleghi.

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