CALTAGIRONE. Due persone sono state arrestate per tentata estorsione aggravata in concorso, a Caltagirone, in provincia di Catania. In manette sono finiti Francesco Cannizzo, di 57 anni, e Dario Belcuore, di 31 anni. Lo scorso 2 settembre gli agenti di una volante del locale Commissariato, transitando in una via di quel centro, hanno notato la presenza di una bottiglia incendiaria con lo stoppino acceso, posta davanti alla saracinesca chiusa di un esercizio commerciale. Insospettiti del ritrovamento, hanno contattato il titolare dell'attività, che, sebbene terrorizzato per l'accaduto, ha raccontato che i due qualche giorno prima si erano recati presso il suo esercizio richiedendo espressamente del denaro, altrimenti gli avrebbero bruciato tutto. Entrambi sono stati così arrestati e condotti in carcere. Nei giorni scorsi due arresti dei carabinieri con l'accusa di estorsione. In manette sono finiti il 43enne Filadelfio Carpagnano e un 34enne, entrambi ritenuti vicini al clan Nardo di Lentini (SR), diretta diramazione della famiglia mafiosa dei Santapaola-Ercolano di Catania. I due, nei giorni scorsi, hanno preso di mira un cantiere allestito in territorio catanese ai confini con il comune di Lentini (SR), per la costruzione di un impianto di compostaggio per la trasformazione dei rifiuti solidi urbani e degli scarti di produzione agricola e industriale biodegradabili. All'imprenditore, che si è rivolto ai carabinieri, hanno chiesto 15 mila euro «per stare tranquillo», ripartiti in tre tranche da cinquemila euro. I militari hanno installato cimici e telecamere all'interno del cantiere, inchiodando i due estortori e bloccandoli subito dopo aver riscosso la prima tranche dalle mani dell'imprenditore.