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Delitto di Nicolosi, Giordana e la passione per la danza. Uccisa nel giorno del processo

La ventenne è stata uccisa il giorno in cui si sarebbe dovuto tenere l'udienza preliminare dal Gip per il procedimento per stalking scaturito da una sua denuncia nei confronti dell' ex convivente

Giordana Di Stefano

NICOLOSI. C'è sgomento e incredulità a Nicolosi, per un «femminicidio» imprevisto, soprattutto se l'autore dell'omicidio e la sua vittima hanno provato a trovare una intesa, magari l'ultima, prima di dirsi addio definitivamente, in un rapporto burrascoso.

Giordana Di Stefano è stata uccisa il giorno in cui si sarebbe dovuto tenere l'udienza preliminare dal Gip per il procedimento per stalking scaturito da una sua denuncia nei confronti dell'ex convivente; il giorno in cui doveva concludersi definitivamente il contenzioso civile aperto relativo all' affido della loro figlia. Lei lo voleva in esclusiva e lui pare fosse disposto a concederlo in cambio del ritiro della denuncia per stalking perché voleva prendere il porto d'armi e fare la guardia giurata.

Un accordo era stato trovato, ma l'altra notte, il giorno prima dell'udienza del Gip, l'incontro chiarificatore si è trasformato in dramma. Questa soluzione sarebbe stata tanto cercata da Giordana, 20 anni, la quale avrebbe cosi potuto dedicarsi, in modo sereno, alla sua grande passione per la danza, tale da essere diventata per lei un lavoro. Infatti, era ballerina della compagnia «Tecne». In un suo ultimo post scritto sulla sua pagina Facebook Giordana descrive che cosa significava per lei la danza. «Ballavo per un disperato bisogno fisico di muovermi, voltarmi, correre».

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