CATANIA. Il Gip di Catania, Oscar Biondi, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto l'archiviazione dell'inchiesta per omicidio colposo e lesioni colpose per presunte morti sospette di studenti e lavoratori impegnati nel laboratorio della facoltà di Farmacia della locale università. La decisione segue quella della terza sezione del Tribunale di Catania che il 17 ottobre 2014, con sentenza irrevocabile, aveva assolto tutti gli imputati per disastro ambientale, escludendo sussistenza dell'ipotizzato stato di contaminazione del sito. Nel provvedimento, aperto dopo la richiesta di opposizione all'archiviazione avanzata dalla Procura, il Gip osserva che nelle motivazioni della sentenza del Tribunale emergeva come «l'esito processuale escludente l'intervenuta contaminazione del terreno è già da solo sufficiente per ritenere del tutto infondata l'originaria ipotesi accusatoria che intendeva correlare la contaminazione del sito all'insorgenza di patologie tumorali in studenti e dipendenti che avevano frequentato il dipartimento e rende superfluo qualsivoglia approfondimento sul nesso di causalità». Per questo il presidente aggiunto dell'ufficio del Gip, Oscar Biondi , ha disposto l'archiviazione del procedimento escludendo la stessa sussistenza in fatto dei reati inizialmente ipotizzati dalla pubblica accusa. «Cala così il sipario - commenta il prof. Giovanni Grasso che assiste due degli indagati, i professori Franco Vittorio e Marcello Bellia - che, nella paziente attesa che la Giustizia li sollevasse dalle infamanti accuse formulate nei loro confronti, hanno abbandonato gli incarichi, sopportando, in silenzio, un lungo e tormentato procedimento, accompagnato da una vera e propria gogna mediatica conclusasi solo all'esito dei processi, che sancendo la verità ha escluso in radice la sussistenza di tutte le fattispecie contestate».