GIARRE. Il vice sindaco di Giarre Salvo Patanè, i consiglieri comunali giarresi Gabriele Di Grazia, Tania Spitaleri e Giovanni Barbagallo, il vice presidente del consiglio comunale di Fiumefreddo di Sicilia Giuseppe Nucifora e il presidente della Confcommercio di Giarre Francesco Candido, sono tra le 37 persone che hanno ricevuto gli avvisi di garanzia, a conclusione dell’ indagine, notificati dai carabinieri della Compagnia di Giarre su delega del sostituto procuratore di Catania Martina Bonfiglio, per il blocco dei treni in occasione della plateale protesta inscenata da decine di cittadini alla stazione ferroviaria di Giarre-Riposto, dopo la chiusura del pronto soccorso dell’ospedale S. Isidoro di Giarre e, in conseguenza alla morte sospetta di tre persone.
Gli indagati occuparono i binari della stazione ferroviaria di Giarre, nell’ambito della protesta organizzata dopo il decesso di Maria Mercurio, per un presunto caso di malasanità, tra il 23 ed il 25 maggio scorsi. Gli indagati sono accusati di interruzione di pubblico servizio in concorso tra di loro per aver bloccato per diverse ore il transito dei treni lungo la tratta Catania- Messina, impedendo il trasporto pubblico, e di attentato alla sicurezza dei trasporti. Questi i nomi dei 37 indagati: Angelo La Rosa, Salvatore Patanè, Gabriele Di Grazia, Tania Spitaleri, Giovanni Barbagallo, Rosario Emanuele Cotugno, Alessandro Salanitri, Giuseppe Esposito, Debora Ardizzone, Sebastiano Grasso, Iosè patanè, gabriele Tetto, Giuseppe Nucifora, Mario Bellerino, Francesco Candido, Salvatore Di Mauro, Giulia Arcidiacono, Emanuel Bannò, Rosalba Mercurio, Sebastiano Mercurio, Maurizio Mercurio, Massimo Mercurio, Roberto Sebastiano Pappalardo, Camillo Giovanni Previti, Massimo Mercurio, Lauretta Caltabiano, Diego Mercurio, Sebastiano Mercurio, Alessandro Liotta, Angelo Andò, gaetano Mercurio, Marcello Mercurio, Donatella Mercurio, Vincenzo Musumeci, Alfio Mancuso, Salvatore Greco e Leonardo Patanè.
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