CATANIA. Per i pendolari, i tantissimi che salgono ogni giorno in treno diretti a Catania, oggi non sarà il «solito» lunedì. Da stamattina, infatti, nuovi orari e fermate soppresse. Tra le polemiche: «Ho ricevuto tantissime telefonate in questi giorni - afferma Giosuè Malaponti, presidente del Comitato Pendolari Siciliani - C’è chi piange e chi protesta per i disagi che dovrà affrontare». Malaponti, che stamattina nella sede di rappresentanza dell’Ars in via Etnea parteciperà a una conferenza stampa del Movimento Cinque Stelle contro «l’accordo capestro Regione-Trenitalia», spiega: «Solo al fine di spiegare il motivo per cui l’assessorato ai Trasporti in questi giorni è stato sommerso di email di protesta da molti dei 5 mila pendolari che quotidianamente percorrono la Messina-Catania, segnalo la stranezza dei cosiddetti “regionali veloci”. Quello delle 7.24 effettua cinque fermate e arriva alle 8.40 nel capoluogo etneo. Quello delle 5.10, che non è classificato come Veloce, giunge invece alle 6.31 con otto fermate. Una differenza di appena 5 minuti, ma tre stazioni in meno. Quale dei due funziona meglio?».