CATANIA. Sei migranti sono caduti in mare da un gommone durante le operazioni di soccorso nel Canale di Sicilia, ma soltanto un corpo è stato recuperato, e gli altri cinque sono dispersi. È quanto emerge dall'inchiesta della Procura di Catania sul fermo di tre presunti scafisti dello sbarco di 246 migranti, e di un cadavere, avvenuto due giorni fa nel porto del capoluogo etneo. A soccorrerli era stata la nave Dattilo della capitaneria di porto. Il provvedimento, che ipotizza il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, è stato eseguito da Polizia di Stato e Guardia di Finanza di Catania, con la collaborazione della Guardia Costiera. I fermati sono Lyn Boye, di 26 anni, del Gambia, e un 17enne della Guinea-Bissau, accusati di essere i piloti di un gommone con a bordo 131 persone; e Idriss Adam, di 30 anni, del Ciad, ritenuto lo scafista del gommone con 116 migranti dal quale sono precipitati in mare sei uomini, uno dei quali è morto annegato e gli altri cinque sono dispersi.