CATANIA. Nel novembre dello scorso anno, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura, era finito agli arresti domiciliari per circonvenzione di incapaci e appropriazione indebita un dipendente della casa di riposo per anziani di Pedara (Catania) Villa Gaia, Carmelo Cardile, arrestato dalla Guardia di finanza con l'accusa di essersi appropriato del denaro degli anziani pazienti. Oggi è stato arrestato con le stesse accuse il titolare, Pietro Alia, di 52 anni, che secondo quanto accertato sarebbe l'ideatore della truffa ai danni degli anziani ospiti della struttura. Ad eseguire nei sui confronti un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Gip è stata la Guardia di Finanza di Acireale. Come Cardile, anche Alia è stato posto ai domiciliari. Il gip ha anche disposto nei suoi confronti il sequestro preventivo fino alla concorrenza della somma di 110.000, come era avvenuto per Cardile. Secondo quanto accertato Alia, grazie all'ausilio del 'factotum' Cardile avrebbe approfittato del precario stato di salute mentale dei pazienti, appropriandosi di ingenti somme di denaro. Accertamenti hanno evidenziato come fosse proprio il titolare di «Villa Gaia» a dare precise indicazioni al suo collaboratore, disponendo che quest'ultimo figurasse come cointestatario nei libretti postali delle ignare vittime per prelevare le somme di denaro. Dalle indagini è emerso che Cardile dopo aver effettuato i prelievi consegnava i contanti direttamente al titolare arrivando in alcuni casi anche ad emettere vaglia postali, tratti dai conti dei pazienti direttamente a favore del titolare. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato ad Alia un libretto bancario di deposito a risparmio con un saldo di oltre 100 mila euro.