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Droga a Paternò, gli inquirenti: "I clan si erano spartiti la piazza"

Secondo il collaboratore di giustizia i leader dei tre schieramenti criminali avevano trovato un punto di intesa per dividersi la torta degli affari illeciti della zona

PATERNO'. I clan Assinnata e Morabito-Rapisada avevano raggiunto un’intesa per il controllo del territorio. Si erano spartiti equamente le zone per lucreare su ogni forma di illecito arricchimento. La conferma di questa pax mafiosa fra il gruppo di riferimento della «famiglia» Santapaola e quello dei Laudani è rappresentato da Giuseppe Parenti, che secondi gli inquirenti della Dda e gli investigatori dell’Arma ha cambiato casacca senza per questo correre il pericolo di rimetterci la vita.

Originariamente era ritenuto inquadrato nel clan Assinnata; sucessivamente viene indicato come oranico ai Morabito-Rapisarda, per fare successivamente ritorno al gruppo criminale di originaria appartenenza.

Non a caso, il nome di Giuseppe Parenti figura tra gli indagati dell’operazione antimafia: Viceré contro gli appartenenti ai: Mussi i ficurinia. La pax, come emerge dall'indagine legata all'operazione: Viceré, sembra sia stata fortemente voluta da Enzo Morabito, che tiene con difficoltà a bada Turi Rapisarda. Una pace che non sembra essere stata messa in pericolo neanche quando, il 27 giugno 2014 viene assassinato Turi Leanza, storico componente santapaoliano.

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