ADRANO. Gli spettacolari fuochi pirotecnici di Adrano, che come da tradizione accompagnano e chiudono la rappresentazione serale della Pasqua con la cosiddetta: Diavolata, quest’anno si sono accaniti contro il Castello Normanno, danneggiandolo. Per fortuna non ci sono stati feriti fra coloro che hanno assistito alla sacra rappresentazione del dramma di don Laudani, messo in scena dal 1980, che trae origine da una tradizione che si tramanda da oltre 250 anni. Intorno alle 22,30, nel bel mezzo della rappresentazione della selva infernale con al centro un volto diabolico e un sepolcro vuoto, momenti di forte tensione per un incendio che ha interessato la sommità del settecentesco castello, fuori dalle mura del maniero, dove Lucifero capo dei ribelli, Belzebù signore delle mosche, Astarot con le sue quaranta legioni rappresentavano la morte eterna nemica dell’umanità, in attesa dell’arrivo dell’arcangelo Michele, duellano per la supremazia, le schegg impazzite dei petardi lanciati dai fuochisti ad alta quota sono ripiombate quasi simultaneamente sulla copertura in plexiglass del lucernario del castello. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE