RAMACCA. Una misura cautelare emessa dal Gip di Caltagirone, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 5 indagati per traffico di sostanze stupefacenti è stata eseguita da carabinieri di Palagonia, con l'ausilio dei reparti specializzati della compagnia di intervento operativo del XII Battaglione Sicilia, del nucleo Cinofili di Nicolosi e del 12esimo nucleo elicotteri di Catania-Fontanarossa.
L'attività investigativa ha consentito di disarticolare un gruppo che operava a Ramacca dedito allo spaccio di droga, prevalentemente nei confronti di minorenni.
Sono state alcune telecamere installate dai carabinieri a permettere di individuare i componenti della rete di spacciatori smantellata a Ramacca dai militari dell'Arma, che all'alba di oggi hanno eseguito una misura di custodia cautelare emessa dal Gip di Caltagirone, su richiesta della Procura, nei confronti di cinque indagati per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
I dettagli dell'operazione, denominata «Ghost pusher», sono stati illustrati dal procuratore della Repubblica Giuseppe Verzera durante una conferenza stampa nel Palazzo di Giustizia di Caltagirone.
Gli arrestati sono Gaetano Giuseppe Camelia di 25 anni, al quale il gruppo faceva capo, Francesco Costa, di 32, Michele Oglialoro, di 30, e Francesco Oglialoro, di 31, che era ai domiciliari. Una quinta persona, S.V., di 29, è stata sottoposta all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Il provvedimento restrittivo scaturisce da indagini avviate dai carabinieri di Palagonia dopo numerose segnalazioni ai colleghi di Ramacca che indicavano nella villa comunale di piazza Margherita un centro di spaccio molto attivo dove gli spacciatori, con fare arrogante e prepotente, avevano di fatto allontanato gli abituali frequentatori.
Secondo quanto accertato, gli spacciatori, avvalendosi di un ben organizzato sistema di vedette, riuscivano quasi sempre ad allontanarsi prima dell'intervento dei militari, abbandonando la droga tra le aiuole.
A chiedere l'installazione delle telecamere nascoste alla Procura di Caltagirone sono stati i carabinieri, che con questo sistema nel giro di poco più di un mese hanno anche documentato oltre 50 cessioni di droga, prevalentemente hashish e marijuana, in alcuni casi anche a minorenni ed extracomunitari.
I militari hanno anche effettuato numerosi recuperi e sequestri di sostanza stupefacente, con la segnalazione alla Prefettura di alcuni acquirenti, provenienti anche da diversi altri comuni del calatino.
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