CATANIA. L' hanno chiamata «Somalia Express». È l' operazione di Procura distrettuale e Squadra Mobile di Catania che la scorsa notte in terra d' Etna ha liberato 37 migranti somali, fra loro pure tre minorenni. Erano stati segregati da un' organizzazione di connazionali all'interno di stamberghe tra San Cristoforo, nel cuore della città vecchia, e la periferia del comune di Gravina, in attesa che i familiari delle vittime pagassero da settecento a mille euro di riscatto.
Solo a saldo avvenuto, gli extracomunitari avrebbero potuto riprendere il loro «viaggio della disperazione». Tredici i fermi disposti dalla Dda, ma sette quelli eseguiti dalla Polizia: «Altri sei indagati sono irreperibili, perchè si trovano ormai fuori dal territorio nazionale», precisano gli agenti.
Ammanettati anche due catanesi. Si tratta di Salvatore Pandetta, 62 anni, e Sebastiano Longhitano, 64: «Assicuravano alla banda - hanno sottolineato gli inquirenti un servizio fondamentale, procurando le auto e trasportando gli extracomunitari dai Centri di accoglienza alle case in cui venivano rinchiusi, quindi da questi edifici alla stazione ferro viaria e alla fermata dei bus. Destinazione, il centro -nord Italia o altre nazioni europee. Germania e Svezia, soprattutto».
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