CATANIA. Lo avrebbe accusato falsamente di averle rubato oggetti e attrezzi da lavoro e negli ultimi giorni ha avuto la sensazione di essere pedinato dalla donna. Per questo Florin Cardos, 26 anni, romeno da nove anni ad Aci Bonaccorsi, nel Catanese, avrebbe ucciso il 18 giugno scorso Angelina Cantarella, facendole sbattere la testa più volte su un gradino dell'ingresso nel pollaio di proprietà della 76enne.
A rivelare il movente è stato l'assassino nella confessione resa ai carabinieri dopo il fermo disposto dalla Procura di Catania, due giorni fa. Nella sua abitazione militari dell'Arma hanno trovato vestiti sporchi di sangue e circa 2.000 euro oltre al bancoposta rubati alla vittima. A mettere i carabinieri sulle sue tracce sono state le immagini di una telecamera di sicurezza che riprendono il romeno uscire dal luogo del delitto, avvenuto ad Aci Bonaccorso.
I primi a intervenire, due giorni dopo sono stati i carabinieri della stazione di Viagrande, dopo una segnalazione di alcuni nipoti della donna che non avevano sue notizie e che era nota in paese come la 'Signorinà. Quello che in primo momento sembrava fosse un incidente, si è poi capito che si trattava invece di un omicidio. Florin Cardos, che lavorava per parenti della vittima, vivendo nella casa di un nipote della donna, aveva dei rancori personali nei confronti di Angelina Cantarella che, a suo dire, lo avrebbe accusato falsamente di averle rubato degli oggetti.
Per questo, ha spiegato, avrebbe agito entrando di nascosto nel pollaio e ha poi ucciso la donna. Il fermo dell'uomo, eseguito dai carabinieri della stazione di Viagrande e della compagnia di Acireale, è stato disposto dal procuratore reggente Michelangelo Patanè e dal sostituto Angelo Brugaletta, che hanno tenuto una conferenza stampa per rendere noti i particolari delle indagini.
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