CATANIA. «Da domani può considerarsi esaurito il contributo riservato al fisico nucleare catanese con disabilità grave Fulvio Frisone». È l'allarme lanciato dall'assessore al Welfare del Comune di Catania, Angelo Villari, sul caso dello scienziato tetraplegico la cui storia è diventata anche un film: 'Il figlio della lunà, con Lunetta Savino nei panni della madre-coraggio Lucia Frisone.
«La Regione mantenga gli impegni assunti - chiede Villari, ex segretario della Cgil di Catania, che con altri esponenti del Pd segue da tempo la vicenda - ripristinando le risorse assegnate nel 2005, inserite in finanziaria assieme all'Istituzione della Fondazione che porta il suo nome, per favorire l'assistenza
socio-sanitaria e l'attività di ricerca nel settore della fisica nucleare».
«È un contribuito che undici anni fa era stabilito in 160 mila euro l'anno - spiega Villari - ma che negli anni è stato di volta in volta diminuito fino a scendere drasticamente a 36 mila euro nell'ultima finanziaria, il che significa che da domani, 1 luglio saranno terminate tutte le risorse a disposizione».
«Quello che mi preme sottolineare - sottolinea l'assessore - è che è venuto meno il patto delle Istituzioni con un cittadino, portatore di una gravissima disabilità, che con determinazione, dignità e sacrifici, anche economici, non ha fatto mai venire meno il suo contributo scientifico alla comunità nel campo della ricerca, essendo tra i più apprezzati fisici nucleari a livello internazionale». «È di tutta evidenza che si tratta di un patrimonio collettivo da sostenere - sottolinea Villari - mentre la Regione, anno dopo anno, ha compiuto solo passi indietro, mostrando di trattare il caso, umano e sociale, con assoluta superficialità: il governo regionale trovi una soluzione».
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