CATANIA. Un presidio di protesta degli operatori per l'assistenza igienica e sanitaria di studenti disabili, promosso da Snalv e Cgil, è in corso davanti l'Ufficio scolastico provinciale (Usp) di Catania. Lo rendo noto i sindacati, sottolineando che ci «sono a rischio tra 150 e 200 posti di lavoro».
«L'articolo 10 della legge finanziaria nazionale - spiegano Snalv e Cgil - di fatto annulla questa figura e l'Ufficio scolastico provinciale non ha dato nessuna indicazione nè per il servizio destinato a studenti disabili, nè per il destino degli operatori. Il cui compito dovrebbe passare ai bidelli, che dovrebbero occuparsi di assistere i ragazzini per le attività primarie».
«A Catania è stata esitata la gara per l'affidamento del servizio - afferma il segretario regionale Snalv Confsal, Antonio Santonocito, - ma la legge dice che il servizio deve passare alle scuole e dà alle famiglie dei voucher che però dovrebbero servire per esigenze specifiche, non certo per la quotidianità scolastica. Attendiamo una risposta da parte dell'Ufficio scolastico provinciale».
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