CATANIA. Il Cara di Mineo, per struttura e il gran numero di migranti che ospita, e che oggi sono 3.359, è a rischio infiltrazioni criminalità, sia sul fronte del traffico di essere umani, sia della prostituzione. È quanto emerso dall'audizione di magistrati e forze dell'ordine davanti una delegazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema di accoglienza di migranti nella prefettura di Catania. Ne facevano parte il presidente Federico Gelli, il vice presidente Giuseppe Brescia, e i consiglieri Marialucia Lorefice e Giovanni Burtone, secondo i quali «il modello di accoglienza non può essere il Cara di Mineo, ma il modello a cui puntare è l'accoglienza diffusa». Senza contare le «criticità emerse nella gestione dei servizi». Con inchieste in corso. E fascicoli sono pendenti anche a Siracusa su questo fronte. «Rispetto allo scorso anno - afferma Gelli - ci sono stati dei miglioramenti, ma non sono sufficienti. A parte la struttura così grande e l'alto numero di migranti che può accogliere che crea di per sè dei problemi, ci sono delle carenze igieniche e sanitarie». Per la Commissione l'affollamento del Cara crea «difficoltà a garantire adeguati accoglienza e sostegno. Ci sono delle falle nel sistema, e i tentativi di scolarizzazione non si diffondono proprio per i grandi numeri del Cara».C'è il rischio che il 20 luglio prossimo venga attivato un hotspot dentro il Centro di accoglienza richiedenti asilo di Mineo, che invece andrebbe via via ridimensionato e poi chiuso per i problemi legati alla struttura, alla sicurezza e al numero di extracomunitari ospitati. È l'allarme lanciato dalla delegazione della Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema di accoglienza di migranti a conclusione di una tornata di audizioni nella prefettura di Catania durante le quali anche i procuratori della Repubblica e Generale di Catania e di Caltagirone hanno lanciato un «appello forte e di grande preoccupazione sull'ipotesi di apertura in un hotspot nel Cara di Mineo». Per questo, annuncia il presidente Federico Gelli, la commissione chiederà un'audizione urgente del prefetto Morcone. «Assistenza sanitaria offerta a bordo e nel porto del capoluogo etneo è ottima». Lo afferma la delegazione della commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema di accoglienza di migranti che parla di '«modello Catania» da seguire. La Capitaneria di Porto ha annunciato che per gli sbarchi sarà utilizzato un approdo apposito.