CATANIA. La Direzione Investigativa Antimafia di Catania sta eseguendo un decreto di confisca beni del valore di circa 500 mila euro emesso dal locale Tribunale - Sezione Misure di Prevenzione - nei confronti di Roberto Morabito, di 49 anni, ritenuto contiguo al clan Santapaola del gruppo di Picanello.
Morabito è stato condannato in via definitiva per tentativo di omicidio e per una serie di rapine commesse tra Catania ed alcune città della Toscana. Il provvedimento, che riguarda una elegante villetta nel centro della città ed una autovettura, è stato emesso in seguito ad accertamenti delegati dal Procuratore della Repubblica Carmelo Zuccaro.
Morabito il 10 giugno del 2013 è stato condannato dalla seconda Sezione del Tribunale di Catania a nove anni e otto mesi di reclusione per estorsione, usura e installazione di apparecchiature atte ad intercettare ed impedire conversazioni telegrafiche e telefoniche. Il decreto di confisca ha disposto tra l'altro la sottoposizione alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale per due anni e sei mesi con l'obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
Le indagini di natura economico-finanziaria e patrimoniale condotte dal cento operativo Dia di Catania diretto dal primo dirigente della Polizia di Stato Renato Panvino hanno evidenziato profili sperequativi tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto dall'uomo e dai suoi familiari tali da fondare la presunzione, accolta dal Tribunale, di una illecita acquisizione patrimoniale.
La Dia sottolinea tra l'altro come "l'attività del Centro Operativo di Catania, incentrata sul cosiddetto principio di 'doppia azione', mira non soltanto a contrastare il fenomeno mafioso assicurando alla giustizia gli organici ai sodalizi criminali, ma anche ad aggredire le organizzazioni criminali sul piano patrimoniale, sottraendo loro e acquisendo alla disponibilità dello Stato i patrimoni illeciti, con gli strumenti forniti dall'attuale legislazione antimafia".
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