CATANIA. E’ ora di fare la conta dei danni dopo l’ultima settimana d’incendi che ha coinvolto diversi comuni dell’Ennese e della zona del Parco dell’Etna. L’ultimo rogo è stato estinto ad Adrano ieri sera alle 23 dagli operai antincendio boschivo della forestale. Ad andare a fuoco nel Catanese la pineta di Biancavilla, i boschi di Zafferana e quelli di Castiglione. E’ andata in fumo la zona di Zafferana Etnea, nei pressi della Grotta del Gatto, almeno 30 ettari di ginestreto, lecceta, castagni secolari. E ancora l’incendio in contrada Iliciò, nel territorio di Castiglione di Sicilia, e la settimana scorsa i boschi di contrada Timbone ad Adrano.
Colpita anche la zona di Manganaro territorio del comune di Vicari in provincia di Palermo. Un incendio che è durato 5 ore, dalle fiamme sono stati salvati anche terreni che servono a foraggiare gli animali, fonte importante per l’economia della zona. Gli operai antincendio hanno strappato al pericolo numerose abitazioni. Infatti le fiamme sono state fermate tempestivamente prima che le raggiungessero.
Mentre tra Enna, Valguarnera, Aidone e Piazza Armerina sono andati a fuoco oltre duemila ettari di boschi. Le fiamme altissime hanno lambito l’agriturismo San Giovannello, sede di una fattoria didattica, in contrada Pampinello nelle campagne di Villarosa, minacciando numerose altre aziende agricole della zona. Il fuoco ha inghiottito terreni e boschi delle contrade Giannavì, Vallegrande, Balatella, Sambuco, ma soprattutto la riserva naturale orientata di Rossomanno Grottascura Bellia.
Al 10 luglio in Sicilia si erano registrati dal Servizio antincendio boschivo della Regione 149 incendi per un totale di 1.224 ettari di terreni bruciati e 1.125 ettari di boschi che sommati ammontano a 2.350 ettari. Ma queste cifre sono destinate a lievitare con gli incendi delle due ultime settimane.
Caricamento commenti
Commenta la notizia